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Visione strategica

1. Riconoscere gli interventi di Adattamento esistenti nel DUP e nei vari Piani

Le Amministrazioni Comunali spesso realizzano azioni riconducibili all'adattamento ai cambiamenti climatici (es. efficientamento energetico, gestione delle acque meteoriche, incremento del verde urbano) senza averne piena consapevolezza. Il primo passo consiste nel riconoscere e valorizzare tali interventi come parte di una strategia strutturata di adattamento.

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  1. I danni a persone, beni, infrastrutture, servizi sono sempre più frequenti e ingenti nei nostri territori.

  2. Le azioni di adattamento ai cambiamenti climatici, volte al ripristino e alla riqualificazione del territorio, alla trasformazione sostenibile delle economie locali e alla minimizzazione degli impatti, trovano la loro concreta attuazione a livello locale.  

  3. I Comuni spesso non strutturano i propri interventi nei settori energetico, urbanistico, sociale, ecc. come azioni integrate, collegate tra loro e orientate a più obiettivi. Tuttavia, queste caratteristiche – che sono fondamentali per le azioni di adattamento alla crisi climatica – rappresentano un approccio vincente e necessario per affrontare le sfide future. ESEMPI ESPLICATIVI

  4. Senza una Governance strutturata , le risposte a danni e disagi rischiano di essere frammentarie, emergenziali e prive di una visione di lungo periodo. È quindi fondamentale che i Comuni adottino un approccio integrato e strategico all’adattamento climatico, includendolo nei processi di programmazione, pianificazione e gestione territoriale.

2. Esplicitare Obiettivi di Adattamento nei Documenti Unici di Programmazione

Definire e integrare obiettivi misurabili di adattamento alla crisi climatica nei DUP rappresenta una misura essenziale per rendere l’adattamento una componente chiave della pianificazione strategica comunale.

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  1. L’esplicitazione è la prima misura operativa di Adattamento, attinente alla sfera della Governance dell’Ente Locale ovvero ne esprime consapevolezza e capacità decisionale

  2. Gli obiettivi inseriti nel DUP sono operativamente espressi in termini di missioni,  performance, incentivi e voci di bilancio 

  3. L’inserimento nel DUP permette la visione e la pianificazione coordinata dall’alto di interventi afferenti a diversi settori della macchina comunale, abituati ad operare indipendentemente l’uno dall’altro per tematiche, prassi, parametri e normativa di riferimento 

  4. Le azioni locali di adattamento, essendo di natura “orizzontale” (come indicato nel punto 1.3), interessano e coinvolgono operativamente molteplici settori dell’amministrazione comunale È pertanto fondamentale che tali azioni siano monitorate e rendicontate in maniera complessiva, adottando una visione strategica che superi le competenze settoriali, ovvero attraverso la performance degli Obiettivi definiti nel DUP che esprimono e concretizzano tali azioni. 

3. Definire gli obiettivi prioritari di adattamento per il territorio locale

Il Piano strategico triennale del territorio metropolitano (PSTTM) costituisce atto di indirizzo per la Città metropolitana e per l’esercizio delle funzioni dei suoi comuni mediante il coordinamento dell’azione complessiva di governo delle amministrazioni locali del territorio metropolitano, configurando gli scenari e gli obiettivi generali di sviluppo di lungo periodo della comunità metropolitana e le relative condizioni di sostenibilità economico-sociale e territoriale-ambientale.

Il PSTTM è cornice di riferimento per costruire intese tra CMM ed i Comuni per concretizzare, come in questo caso, le politiche di adattamento al cambiamento climatico. Il PSTTM affida al Documento Unico di Programmazione il compito di garantire coerenza operativa tra i diversi strumenti di programmazione di Città metropolitana e, al contempo, di effettuare un adeguato monitoraggio dell’attuazione del Piano stesso.

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Il Comune che intende definire i propri obiettivi dovrà quindi far riferimento, in prima istanza ed in ottica di coerenza delle politiche, al PSTTM di riferimento, andando a verificare quanto già inquadrato.

In seconda istanza dovrà individuare obiettivi strategici di adattamento alla crisi climatica specifici per la propria comunità che consentirà al Comune di concentrare gli interventi su aspetti cruciali, contribuendo ad affrontare e diminuire gli impatti sul territorio. Nel contesto dell'area metropolitana milanese, sono stati identificati i principali obiettivi prioritari, accompagnati dagli interventi correlati, che rappresentano una guida per affrontare le sfide climatiche locali.

4. Visualizzare i progressi nella realizzazione dell’Obiettivo DUP attraverso un sistema di Monitoraggio, Rendicontazione e Valutazione (MRV)
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Il sistema MRV, implementato nel progetto IndicaMi, consente di effettuare un primo monitoraggio della direzione e velocità del grado di avanzamento nel percorso intrapreso con un Obiettivo strategico DUP di adattamento alla crisi climatica. 

I risultati ottenuti dall’insieme di interventi realizzati sul territorio comunale, attraverso indicatori quantitativi afferenti al tema specifico, sono visualizzati attraverso DASHBOARD dedicate (una per Obiettivo) che forniscono una rappresentazione sintetica e immediata dello stato di avanzamento raggiunto. â€‹

5. Essere allineati ai Piani sovralocali e fruire di finanziamenti per l’Adattamento

La fase di monitoraggio e rendicontazione quantitativa degli Obiettivi è cruciale per valutare l’efficacia dell’insieme delle azioni intraprese. Questo approccio, ormai richiesto per accedere a finanziamenti pubblici e privati, consente di dimostrare i risultati raggiunti in termini di resilienza e sostenibilità e di pianificare gli ulteriori necessari passi: l’Adattamento è un processo iterativo.

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Il MONITORAGGIO degli interventi di adattamento alla crisi climatica DA PARTE DEI COMUNI è un tema che ricorre nei Piani Nazionali e Regionali strategici

  1. Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC)

  2. Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile (SNSvS)

  3. Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC)

  4. Linee Guida per il Piano di Adattamento ai Cambiamenti Climatici della Lombardia

  5. In sintesi

 

I finanziamenti pubblici e privati ad azioni e progetti locali di adattamento alla crisi climatica sono subordinati alla presenza esplicita di obiettivi di adattamento nei DUP o li presuppongono implicitamente. 

  1. Bando per la realizzazione di Strategie di Transizione Climatica 2024 di Fondazione Cariplo (pdf)

Prassi operativa

1. Individuare l’Obiettivo DUP di Adattamento dagli interventi esistenti

Molti degli  interventi realizzati o prossimi alla realizzazione nel territorio milanese, possono essere suddivisi rispetto a degli obiettivi strategici esplicitamente rivolti all’adattamento prima definiti nei Documenti Unici di Programmazione (DUP).

In linea con il modello logico DPSIR, sono disponibili infografiche con esempi di interventi, considerati come RISPOSTE, e attuativi delle strategie di adattamento per la riduzione degli IMPATTI dovuti al cambiamento climatico. Lo schema DPSIR è proposto per ciascun Obiettivo DUP .

2. Determinare gli opportuni Indicatori e raccogliere i dati per popolarli

L’efficacia degli interventi svolti sul territorio si può monitorare con l’ausilio di determinati indicatori che ne descrivono il contesto (STATO), le relative modifiche nel corso del tempo e l’entità degli IMPATTI conseguenti alla crisi climatica in corso.

 

In generale, un indicatore può essere:

  1. Senza soglia quantitativa (o senza benchmark), per valutare il trend complessivo di miglioramento o peggioramento. La maggior parte degli indicatori presi in considerazione nel progetto IndicaMi non presenta benchmark;

  2. Con soglia quantitativa (o con benchmark), per verificare il raggiungimento di un valore di riferimento che sia normativo, tecnico o volontario. Esempio di indicatore con benchmark è il consumo di suolo con soglia definita dal PTM sulla base dei dati riferiti al 2006. 

 

Il progetto IndicaMi mette a disposizione un DB Indicatori utili al monitoraggio del grado di adattamento per singolo Comune. Il file è costituito da due fogli così organizzati:

  • foglio “INDICATORI”: in cui sono elencati esempi di parametri pertinenti al monitoraggio dell’attività di adattamento, suddivisi rispetto al modello logico PSIR;

  • Foglio “INDICATORI DASHBOARD”: in cui sono presenti specifici indicatori suddivisi per il calcolo dell’andamento rispetto a ciascun Obiettivo DUP.

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Oltre ai dati reperibili nei portali propri degli enti Comunali, tra le fonti utili al calcolo degli indicatori è da considerare il portale DataHub, in cui sono disponibili le informazioni riferite ai Comuni di Città Metropolitana di Milano.

3. Calcolare il tasso di avanzamento di un Indicatore nella direzione dell’Adattamento

Il metodo MRV (Monitoraggio-Rendicontazione-Valutazione), creato e implementato dalla UE con il il sistema di valutazione EUROSTAT in materia di SDGs dell’Agenda 2030 UN, può essere applicato a ciascun indicatore con o senza soglia quantitativa (benchmark), tramite la funzione CAGR e permette di descrivere un fattore dell’adattamento nel quadro logico PSIR.

In particolare, il metodo permette di monitorare:

  • l’andamento di un singolo indicatore rispetto al grado di adattamento.

  • la velocità di tale movimento,

  • l’efficacia degli interventi attuati.

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3.1 Valutazione del tasso di progresso indicatori senza benchmark.

Rispetto all’anno base e all’intervallo di tempo presi in considerazione, un indicatore può avere oscillazione tra l’1% e il -1%: una variazione dell’1% è considerata significativa e tale soglia non va confusa con il livello di ambizione degli obiettivi. In particolare, si fa riferimento alla seguente scala di valori:

Immagine1.png

3.2  Valutazione del tasso di progresso indicatori con benchmark.

In questo caso, specificato l'intervallo di tempo che si vuole analizzare, è da tenere in considerazione la distanza rispetto alla soglia definita per l’indicatore (definita secondo per via normativa, tecnica o volontaria). In particolare, si fa riferimento alla seguente scala di valori:

Immagine1.png
Immagine4.png

L'accrescimento di un valore di uno specifico indicatore in un intervallo di tempo (generalmente dai 3 ai 5 anni), non significa automaticamente una situazione di miglioramento: la valutazione va contestualizzata rispetto alla specie di indicatore scelto. Segue esempio (in questo caso l'indicatore "consumo di suolo" non tiene conto della soglia fissata dal PTM del 2006):

Immagine3.png

4. Valutare il grado di progresso nella realizzazione dell’Obiettivo DUP attraverso una Dashboard

Tramite il calcolo dell’andamento di gruppi di specifici indicatori è possibile misurare l’avvicinamento o l’allontanamento complessivo dall’Obiettivo del DUP tramite una funzione di SCORE. Tale funzione, permette la ponderazione dei singoli risultati rispetto a ciascun indicatore restituendo l’esito finale per l’obiettivo DUP d’interesse e la sua visualizzazione attraverso la rispettiva dashboard.

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Le dashboard permettono di svolgere: 

  1. l’analisi del risultato rispetto ad un intervallo di tempo concluso, in genere nel breve termine (3-5 anni);

  2. l’avvicinamento (o allontanamento) rispetto all’obiettivo in senso previsionale, proiettato all’anno 2030 come definito dall’Agenda 2030 di città Metropolitana di Milano.

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La compilazione delle tabelle Dashboard comporta l’inserimento dei valori nelle caselle gialle del foglio “DATI” rispettivamente per le colonne:

  • "anno base": valore di partenza per lo studio dell’andamento del progresso verso l’Obiettivo.

  • "anno target": valore raggiunto nell'ultimo anno preso in considerazione per valutare il raggiungimento degli obiettivi. Oppure valore previsto rispetto all'anno target 2030.

tabella esempio.png

Nel foglio “Ob. [numero - nome Obiettivo Strategico]” è possibile visualizzare:

  • tasso di progresso (CAGR) per singolo indicatore,

  • tasso di progresso normalizzato (SCORE)  per singolo indicatore,

  • SCORE Obiettivo DUP visualizzabile sia in termini numerici che graficamente con la Dashboard.

A seconda del risultato ottenuto, la valutazione avrà dei valori così come indicati nella seguente tabella e sarà visualizzato l’esito nella rispettava dashboard:

tabella score.png

SCORE Obiettivo DUP

dashboard.png

Riassumendo, lo schema procedurale per monitorare e valutare correttamente il tasso di progresso verso un Obiettivo Strategico del DUP è il seguente:

schema riassuntivo valutazione obiettivo DUP.png

Dall’Agenda 2030 di Città Metropolitana di Milano ai DUP comunali
mediante indicatori e target condivisi sull’adattamento ai cambiamenti climatici

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