



Glossario
A
ADATTAMENTO
Anticipare gli effetti avversi dei cambiamenti climatici e adottare misure adeguate per prevenire o ridurre al minimo i danni che possono causare oppure sfruttare le opportunità che possono presentarsi.
Esempi di misure di adattamento sono modifiche infrastrutturali su larga scala, come la costruzione di difese per proteggere dall’innalzamento del livello del mare, e cambiamenti comportamentali, come la riduzione degli sprechi alimentari da parte dei singoli. In sostanza, l’adattamento può essere inteso come il processo di adeguamento agli effetti attuali e futuri dei cambiamenti climatici.
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Fonte: EEA
C
CAMBIAMENTO CLIMATICO
Cambiamento dello stato del clima che persiste per un periodo di tempo prolungato (solitamente di decadi o più), e identificabile (per esempio, attraverso l'uso di test statistici) da cambiamenti della media e/o della variabilità delle sue proprietà.
Può essere dovuto a processi naturali interni, o a forzanti esterni, come le modulazioni dei cicli solari, le eruzioni vulcaniche, e i ripetuti cambiamenti antropogenici della composizione dell'atmosfera o dell'uso del suolo.
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Si noti che la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC - United Nations Framework Convention on Climate Change), nel suo articolo 1, definisce il cambiamento climatico come: "un cambiamento del clima, attribuibile direttamente o indirettamente all'attività umana, che altera la composizione dell'atmosfera globale e che si somma alla variabilità climatica naturale osservata nel corso di periodi di tempo confrontabili". Pertanto, l'UNFCCC fa una distinzione tra il cambiamento climatico imputabile alle attività umane che alterano la composizione dell'atmosfera, e la variabilità climatica attribuibile a cause naturali.
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Fonte: IPCC AR5 Quinto Rapporto di Valutazione sui Cambiamenti Climatici GLOSSARIO MINIMO dell’IPCC, 2014
CLIMA
Media delle condizioni meteorologiche di una determinata località per un lungo periodo di tempo, che può variare da mesi a migliaia o milioni di anni. L'OMM utilizza un periodo di 30 anni (CLINO) per determinare il clima medio. Cinque sono i componenti principali del sistema Terra:
- l'atmosfera;
- l'idrosfera (oceani, laghi e fiumi);
- la criosfera (ghiaccio e neve);
- la litosfera (superficie terrestre);
- la biosfera (organismi viventi).
Le complesse interazioni e influenze tra queste componenti, come lo scambio di energia, acqua e anidride carbonica, determinano i nostri modelli climatici e la loro variabilità.
Osservando e monitorando le componenti del sistema climatico come temperatura, precipitazioni, pressione atmosferica, copertura di ghiaccio e cicli del carbonio nel corso di un lungo periodo, possiamo comprendere meglio il clima e le cause dei suoi cambiamenti, nonché costruire modelli climatici per prevedere il nostro clima futuro.
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CLIMA URBANO
Specifiche condizioni atmosferiche nelle aree urbane, influenzate da fattori come l'elevata densità degli edifici, la scarsa riflessione del calore da materiali di colore scuro e la ridotta disponibilità di vegetazione e acqua.
È caratterizzato da un fenomeno chiamato 'isola di calore urbana', che provoca temperature superficiali e atmosferiche più elevate rispetto alle aree rurali circostanti.
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Fonte: ScienceDirect "The impacts of Climate Change"
CLINO - Climatological Normal
Elaborazione statistica su base trentennale dei parametri meteorologici al suolo, che permette di descrivere le condizioni climatiche tipiche di una località, nonché, dal confronto con i dati attuali, evidenziare eventuali anomalie climatiche. Le medie riferite al periodo climatico secondo i criteri del WMO sono chiamate “valori normali” o “valori climatici”.
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D
DNSH - Do No Significant Harm
Non sostenere o svolgere attività economiche che arrecano un danno significativo all'obiettivo ambientale, ai sensi, ove pertinente, dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852.
Principio per coniugare crescita economica e tutela dell’ecosistema, garantendo che gli investimenti siano realizzati senza pregiudicare le risorse ambientali.
Si considera che un'attività economica arrechi un danno significativo se la propria attività va ad impattare su:
- la mitigazione dei cambiamenti climatici,
- l'adattamento ai cambiamenti climatici,
- l’uso sostenibile e alla protezione delle acque e delle risorse marine,
- l'economia circolare,
- la prevenzione e alla riduzione dell'inquinamento,
- la protezione e al ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.
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Fonte: REGOLAMENTO (UE) 2021/241 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO, 2021; MASE, 2023
DUP - Documento unico di Programmazione
Strumento che permette l'attività di guida strategica ed operativa degli enti locali e consente di fronteggiare in modo permanente, sistemico e unitario le discontinuità ambientali e organizzative.
Il DUP costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione.
Si compone di due sezioni: la Sezione Strategica (SeS) e la Sezione Operativa (SeO).
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Fonte: D. L. 2011/118
E
Evento meteorologico estremo
Un evento meteorologico estremo è raro in un determinato luogo e periodo dell'anno, con caratteristiche insolite in termini di magnitudo, posizione, tempistica o estensione. Le caratteristiche di ciò che viene definito evento meteorologico estremo possono variare da luogo a luogo in senso assoluto.
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G
GRADO GIORNO INVERNALE
Differenza tra la temperatura media dell'ambiente, convenzionalmente fissata (tipicamente a 20 °C), e la temperatura media esterna giornaliera. Vengono considerate solo le differenze positive, cioè se la temperatura media esterna giornaliera è superiore alla temperatura dell’ambiente convenzionalmente fissata, il GG è posto automaticamente a 0 °C.
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Fonte: D. P. R. n. 412/1993
GRADO GIORNO ESTIVO
Il GGE (già Cooling Degree Day, ampiamente utilizzato nei paesi anglosassoni) è un indice utile a quantificare il fabbisogno di energia per il raffrescamento estivo degli ambienti.
E' definito come la differenza tra la "temperatura percepita" media giornaliera dell’ambiente esterno e la temperatura degli ambienti interni di “set point” pari a 25°C (rif. norme UNI 10339 e 10349). Per temperatura percepita intendiamo la sensazione di caldo o di freddo avvertita dalle persone e descritta dall'indice Humidex.
Come nel caso dei GG invernali vengono considerate solo le differenze positive.
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H
HUMIDEX
E’ uno degli indici biometrici utilizzati per valutare il benessere climatico dell’uomo considerando la temperatura dell’aria e l’umidità relativa, descrivendo il discomfort che si verifica in giorni umidi e caldi.​​
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Tale indice si basa su di una relazione empirica che prende in considerazione la temperatura dell’aria e la tensione di vapore.
Sviluppata in Canada nel 1965 e successivamente definita da Masterson & Richardson nel 1979, l’equazione che consente di calcolare l’indice Humidex, individua diversi gradi di stress da calore.
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Formula: H = T + ( 0.5555 * ( e – 10 ) )
T [°C] = temperatura dell’aria
e [hPa] = tensione di vapore
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​​​​Un Humidex superiore a 40°C definisce una situazione di pericolo. In tali condizioni, è opportuno limitare qualsiasi attività non necessaria. Se il valore è superiore ai 30°C, è indice di una sensazione di malessere abbastanza intensa: bisogna limitare alcune attività fisiche gravose e prestare prudenza.
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I
INDICATORI
Qualcosa che indica, misura o fornisce in altro modo una panoramica sintetica di un concetto specifico. Un insieme di indicatori combinati viene definito indice; una variabile che tiene conto di un certo numero di valori (statistici) o di classi (qualitative) secondo le circostanze (temporali, spaziali). I valori o le classi degli indicatori, nella maggioranza dei casi, risultano da analisi e trattamento di dati di base. Nell'ambito del progetto IndicaMi si distinguono:
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indicatori di contesto, i quali andranno a descrivere le pressioni (P) e lo stato (S), come per esempio il numero di eventi estremi e il numero di ettari di territorio a rischio alluvione;
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indicatori di performance, i quali andranno a descrivere gli impatti (I) e le risposte (R), come per esempio numero di ettari di territorio alluvionati e l’aumento annuale della superficie verde nelle aree urbanizzate.
IPE - Indice Prestazione Energetica
Detto anche Indice di Consumo, è un parametro architettonico che esprime il consumo totale di energia primaria per la climatizzazione (in regime continuo degli impianti, 24h) riferito all’unità di superficie utile (espresso in kWh/mq anno) o di volume lordo, in caso di edifici non residenziali (espresso in kWh/mc anno).
Indica quanta energia viene consumata affinché l'edificio (o l'unità immobiliare) raggiunga le condizioni di comfort per il riscaldamento invernale, la produzione di acqua calda sanitaria, il raffrescamento estivo e l'illuminazione artificiale (anche se ancora il calcolo degli ultimi due valori non è previsto dalla normativa nazionale per edifici residenziali).
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Fonte: Decreto Ministeriale 26/6/2009 – Ministero dello Sviluppo Economico "Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici"
ISOLA DI CALORE URBANA (UHI)
E' un fenomeno microclimatico tipico delle aree metropolitane che consiste in un significativo aumento della temperatura in ambiente urbano rispetto alla periferia della città e alle aree rurali circostanti. Esso si verifica in particolari situazioni sinottiche (prevalentemente in situazioni di alta pressione, cielo sereno e scarsa ventilazione) e specialmente nelle ore serali e notturne.
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Fonte: CMCC
L
LCZ - Local Climate Zone
Classificazione in zone climatiche dell’area urbana, basata principalmente su: proprietà della struttura superficiale (altezza degli edifici, presenza di alberi), Sky View Factor, frazione di superficie edificata, albedo.
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LST - Land Surface Temperature
Temperatura delle superfici (da non confondersi con la temperatura dell’aria) ottenuta da misure in telerilevamento dallo spazio nei canali dell’infrarosso termico.
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Fonte: ESA
M
MITIGAZIONE
Rendere meno gravi gli impatti dei cambiamenti climatici prevenendo o diminuendo l’emissione di gas a effetto serra (GES) nell’atmosfera. Si ottiene riducendo le fonti di questi gas (ad esempio mediante l’incremento della quota di energie rinnovabili o la creazione di un sistema di mobilità più pulito) oppure potenziandone lo stoccaggio (ad esempio attraverso l’aumento delle dimensioni delle foreste).
In breve, la mitigazione è un intervento umano che riduce le fonti delle emissioni di gas a effetto serra e/o rafforza i pozzi di assorbimento.
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Fonte: EEA
MODELLO CLIMATICO
La rappresentazione numerica del sistema climatico basata sulle proprietà fisiche, chimiche e biologiche delle sue componenti, sulle loro interazioni e processi di feedback, tenendo in considerazione alcune delle loro proprietà conosciute.
Il sistema climatico può essere rappresentato da modelli di complessità variabile; vale a dire che per ciascuna componente o combinazione di componenti può essere identificato uno spettro o una gerarchia di modelli, diversi fra loro per alcuni aspetti, come il numero di dimensioni spaziali, l'ambito entro il quale i processi fisici, chimici, o biologici sono rappresentati in maniera esplicita, o il grado di parametrizzazioni empiriche utilizzato.
I modelli di circolazione generale accoppiati atmosfera-oceano (AOGCM - Coupled Atmosphere-Ocean General Circulation Models) forniscono una rappresentazione del sistema climatico che è vicina o al termine più completo dello spettro attualmente disponibile. Esiste un'evoluzione verso modelli più complessi con chimica interattiva e biologia. I modelli climatici sono impiegati come strumenti di ricerca per studiare e simulare il clima, o con finalità operative, incluse le previsioni climatiche su base mensile, stagionale e interannuale.
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Fonte: IPCC AR5 Quinto Rapporto di Valutazione sui Cambiamenti Climatici GLOSSARIO MINIMO dell’IPCC, 2014
MODELLO DPSIR
Modello che riflette una visione di analisi sistemica delle relazioni tra il sistema ambientale e il sistema umano.
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D – Determinanti o forze determinanti (Drivers)
Attività e comportamenti umani derivanti da bisogni individuali, sociali, economici, stili di vita, processi economici, produttivi e di consumo da cui originano pressioni sull’ambiente. Fra i driver analizzati nel Piano di Gestione delle Acque ritroviamo sviluppo urbano, agricoltura, produzione energetica ecc.
P – Pressioni (Pressures)
Pressioni esercitate sull’ambiente in conseguenza delle determinanti, cioè delle attività e dei comportamenti umani. Fra le pressioni analizzate ritroviamo fonti di inquinamento puntuale, fonti di inquinamento diffuse, prelievi, alterazioni idromorfologiche ecc.
Le pressioni sono state, inoltre, suddivise in classi omogenee per caratteristiche costitutive, ambientali e/o di effetti (ad esempio, esiste la classe delle pressioni diffuse, delle pressioni puntuali, delle alterazioni idrologiche, ecc.).
S – Stati (States)
Qualità e caratteri dell’ambiente e delle risorse ambientali che possono essere messi in discussione dalle pressioni. Tali qualità sono valori (fisici, chimici, biologici, naturalistici, testimoniali, economici) che occorre tutelare e difendere.
Il Piano descrive sinteticamente la qualità dei corpi idrici superficiali attraverso i parametri 'stato di qualità ecologico' e 'stato chimico', mentre la condizione dei corpi idrici sotterranei è descritta attraverso lo 'stato chimico' e lo ' stato quantitativo'.
I – Impatti (Impacts)
Cambiamenti significativi dello stato dell’ambiente che si manifestano come alterazioni negli ecosistemi e nelle condizioni ambientali. Fra gli impatti analizzati nel Piano ritroviamo: inquinamento chimico, habitat alterati a seguito di cambiamenti idrologici o morfologici, inquinamento organico, inquinamento da nutrienti, intrusione salina ecc.
R – Risposte (Responses)
Azioni di governo messe in atto per fronteggiare le pressioni. Oggetto della risposta può essere una determinante, una pressione, uno stato, un impatto, ma anche una risposta pregressa da correggere. Le risposte possono assumere la forma di obiettivi, di programmi, di piani di finanziamento, di interventi ecc. Il Piano di Gestione riporta un elenco delle misure (programma di misure) considerate necessarie affinché i corpi idrici raggiungano progressivamente lo stato ambientale richiesto.
Fonti: EEA, 1999; Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino settentrionale
Settore 'Qualità delle acque e gestione della risorsa idrica', 2021
MRV - MONITORAGGIO
Funzione continua - fin dalla fase di pianificazione - che utilizza la raccolta sistematica di dati qualitativi e quantitativi su indicatori specifici per fornire ai decisori politici indicazioni sull'entità dei progressi, sul raggiungimento degli obiettivi e sull'uso dei fondi assegnati relativamente al processo di adattamento in corso. Permette di misurare i progressi verso i traguardi fissati nel piano d'azione monitorato
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Fonte: EEA, 2014
MRV - RENDICONTAZIONE
Processo strutturato attraverso il quale sono documentate e trasmesse informazioni sulle azioni climatiche svolte in adempimento a obiettivi prestabiliti. La rendicontazione ha come obiettivo garantire trasparenza, accountability e confrontabilità di dati, qualitativi e quantitativi, facilitando il monitoraggio collettivo dei progressi verso gli obiettivi climatici globali.
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Fonte: UNFCCC "Handbook on MEASUREMENT, REPORTING AND VERIFICATION", 2014
MRV - VALUTAZIONE
Valutazione sistematica e obiettiva di una politica, strategia o azione di adattamento in corso o completata, compresa la sua attuazione e i risultati. Permette di determinare la rilevanza e il raggiungimento degli obiettivi del progetto, l'efficienza, l'efficacia, l'impatto e la sostenibilità.
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Fonte: EEA, 2014
N
NBS - Nature Based Solutions
Azioni per proteggere, gestire in modo sostenibile e ripristinare gli ecosistemi naturali e quelli modificati che affrontano le sfide sociali in modo efficace e adattivo, fornendo al contempo benessere per gli esseri umani e benefici per la biodiversità. Esse mirano a risolvere sfide principali come il cambiamento climatico, la riduzione del rischio di disastri, la sicurezza alimentare e idrica, la perdita di biodiversità e la salute umana, e sono fondamentali per lo sviluppo sostenibile.
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Fonte: IUCN, Unione Mondiale per la Conservazione della Natura
NDVI – Indice di Vegetazione Normalizzato
Indica qualità e salute del verde. Misura quanto è "verde" una superficie, cioè quanta vegetazione attiva (viva e in salute) c’è in un’area. Si calcola usando immagini satellitari e confronta la luce assorbita e riflessa dalla vegetazione.
Più l’indice è alto, più l’area è coperta da vegetazione sana (es. parchi, alberi, prati). Se è basso, vuol dire che la zona è coperta da cemento, terreno nudo o vegetazione secca/malata.
Perché è utile a un Comune? Ti permette di sapere quanta natura c’è davvero sul territorio, come cambia nel tempo e dove potresti fare interventi di rinverdimento, migliorare il microclima o ridurre il rischio di isole di calore.
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Fonte: NASA
O
Ondata di calore
Fenomeno meteorologico di caldo intenso e prolungato, la cui frequenza nei mesi più caldi della stagione estiva rappresentano un rischio, di natura cardiaca e non solo, per la salute della popolazione, soprattutto anziana e fragile, a causa dello stress a cui viene sottoposto l’organismo. L’incidenza delle ondate di calore è crescente in particolare nelle aree urbane, dove la temperatura è molto superiore a quella delle aree rurali circostanti, specie nelle ore serali e notturne (effetto “isola di calore”), accentuando gli episodi di caldo intenso.​
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Fonte: ISPRA
P
PREVISIONE CLIMATICA
Risultato del tentativo di realizzare (a partire da un determinato stato del sistema climatico) una stima dell'effettiva evoluzione del clima nel futuro, per esempio su scale temporali stagionali, interannuali o decennali. Dal momento che l'evoluzione futura del sistema climatico può essere altamente sensibile alle condizioni iniziali, tali previsioni sono di solito di natura probabilistica.
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Fonte: IPCC AR5 Quinto Rapporto di Valutazione sui Cambiamenti Climatici GLOSSARIO MINIMO dell’IPCC, 2014
PROIEZIONE CLIMATICA
Risposta simulata del sistema climatico a uno scenario di emissioni future o di concentrazione di gas serra e aerosol, generalmente ricavata utilizzando i modelli climatici. Le proiezioni climatiche sono diverse dalle previsioni climatiche per la loro dipendenza dallo scenario di emissione/concentrazione/forzante radiativo utilizzato, a sua volta basato sulle ipotesi riguardanti, per esempio, i futuri sviluppi socio-economici e tecnologici che potrebbero essere realizzati o no.
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Fonte: IPCC AR5 Quinto Rapporto di Valutazione sui Cambiamenti Climatici GLOSSARIO MINIMO dell’IPCC, 2014
R
RUSCELLAMENTO/RUNOFF
Movimento sulla superficie del suolo dell’acqua e dei materiali in essa disciolti e sospesi.
Si tratta di un fenomeno piuttosto comune nelle aree agricole, la cui frequenza dipende da molteplici fattori. Dagli areali agricoli, tramite ruscellamento, possono essere allontanati insieme all’acqua, ai sedimenti ed alle particelle sospese e disciolte presenti, quantitativi significativi di prodotti fitosanitari. Tali sostanze possono raggiungere i corpi idrici superficiali, attraverso i quali possono pervenire ad altri ecosistemi e comparti ambientali.
Il ruscellamento si verifica a seguito di eventi piovosi od interventi irrigui e pertanto nel corso dell’anno il fenomeno può eventi ripetersi più volte.
S
SUDS - Sustainable Urban Drainage System
Insieme di pratiche di gestione delle acque intese ad allineare i moderni sistemi di drenaggio con i processi idrici naturali.
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Fonte: JRC Technical Report, CE, 2021
U
UGAI – Urban Green Area Index
Quantità di verde rispetto al costruito.
Misura quanta superficie verde c’è rispetto al totale delle superfici artificiali (es. edifici, strade, piazze) in ambito urbano.
È un indice che ti dice quanto spazio verde è rimasto in città rispetto a tutto quello costruito.
Perché è utile a un Comune?
Aiuta a capire se la quantità di verde è adeguata rispetto all’urbanizzazione. È uno strumento utile per pianificare interventi ambientali, migliorare la vivibilità dei quartieri e orientare il consumo di suolo in modo più sostenibile.
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Fonte: European Data